Turismo: in Italia Beni Culturali possono valere oltre 20 miliardi l’anno

Il turismo italiano è uno dei più fiorenti: musei, monumenti, siti archeologici, mare, montagna, escursioni, un immenso patrimonio artistico, paesaggistico ed enogastronomico che ogni anno attira milioni di turisti dal nord al sud.

Nonostante il covid abbia messo un freno a questo settore, portandolo verso una vera e propria crisi economica, dal 2021 il turismo è stato il primo ad essersi maggiormente ripreso facendo registrare dati positivi fin da subito  con un aumento del 25,5% per quanto riguarda la spesa turistica internazionale e del 21,6% per quella domestica. Nonostante questo recupero, la stima del valore aggiunto generato dalla spesa turistica nel 2021, considerando anche gli effetti indotti, si attesta intorno ai 75,4 miliardi di euro (che corrispondono a circa il 4% del PIL nazionale), registrando una perdita di tre punti percentuali in soli due anni. Questo dato conferma la grave crisi che ha colpito l’intera catena produttiva del settore turistico, che è stato decisamente più penalizzato rispetto ad altri settori produttivi. Basti pensare che secondo i dati Istat pre-pandemia, le attività connesse al turismo avevano un valore di circa 93 miliardi di euro (Fonte: dati Istat). Tuttavia, nel rapporto sul turismo italiano 2022 è stato possibile registrare una significativa ripresa negli ultimi tre anni della spesa turistica in Italia.  Inoltre, secondo i dati realizzati da SRM Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo e presentato a Napoli in occasione dell’evento ‘Turismo al Sud, è emerso che nel 2023 c’è stata una vera e propria ripresa del turismo con una crescita del 21,9% rispetto allo scorso anno segnando un aumento rispetto ai dati pre covid (99,4 % rispetto al valore 2019).

Nel 2023 a catturare l’attenzione è stato il turismo fieristico. metà del 2023, si registra un considerevole numero di eventi locali e nazionali, con un totale di circa 264 manifestazioni, che attirano un flusso di circa 20 milioni di visitatori. Inoltre, è degno di nota il rapporto “Ecosistema della bicicletta” presentato da Banca Ifis durante l’Oscar italiano del cicloturismo a Cesena. Secondo tale rapporto, nel 2022 si stima che più di 6 milioni di turisti in bicicletta abbiano generato un valore di 7,4 miliardi di euro, distribuito su tutto il territorio nazionale e tra diversi settori economici.

La rilevante incidenza che questo settore ha sul PIL, pone l’attenzione anche sull’aspetto occupazionale. Da un punto di visto lavorativo numerose sono le opportunità di lavoro, in ogni tipologia di turismo e a diversi livelli. Non sempre è richiesta una laurea, ma con riguardo ad alcune professioni come ad esempio quelle orientate alla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, è fondamentale possedere una mirata formazione post laurea che si consegue mediante un master incentrato sul Management dei Beni Culturali.

Conseguire un titolo post laurea, soprattutto per chi è già inserito nel mondo del lavoro è sicuramente non semplice, per questa ragione una valida opzione potrebbe essere l’immatricolazione presso un ateneo online che grazie alla didattica online e asincrona consente a tutti coloro che lo desiderano di seguire le lezioni a distanza e in ogni momento della giornata, come ad esempio i corsi istituiti presso l’Unicusano.

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