L’acquisto e l’istallazione di una piattaforma elevatrice per disabili è una soluzione ideale per eliminare le barriere architettoniche agevolando l’accesso attraverso un sistema sicuro e confortevole. Il nostro Paese, purtroppo, ha origini molto più antiche della legge che ha finalmente messo nero su bianco l’obbligo di rendere accessibili luoghi pubblici e privati a chi è in sedia a rotelle.
Molte costruzioni sono prive di ascensori e passerelle per carrozzine motivo per cui l’unica soluzione praticabile corrisponde all’installazione professionale di una piattaforma elevatrice. Ma cosa è importante sapere prima di procedere? Quali saranno i costi da sostenere? Esistono detrazioni o benefici fiscali a cui accedere? Come si procede in un condominio? Ecco tutte le risposte.
Ci vuole prima un sopralluogo
La prima cosa da fare per valutare l’acquisto di una piattaforma elevatrice è richiedere un sopralluogo che servirà a valutare gli spazi disponibili e le soluzioni praticabili per installare il macchinario. Il team di esperti valuterà non solo lo spazio disponibile ma anche i dislivelli da superare e le eventuali pratiche o permessi necessari per procedere. Grazie al sopralluogo sarà più facile capire verso quali modelli orientarci e quali saranno i possibili costi da sostenere al netto di detrazioni e benefici fiscali.
Come funziona una piattaforma per disabili
Le piattaforme per disabili sono strutture caratterizzate da pedane e motori elettrici che si muovono in senso verticale. Esse permettono ad una persona in carrozzina di raggiungere tutti i piani di uno stabile senza fatica e, soprattutto, in totale sicurezza. Possono essere installate per consentire l’accesso a qualsiasi struttura fino a due metri di dislivello e le recenti tecnologie permettono un alto livello di personalizzazione. Sono spesso utilizzate all’esterno ma possono essere installate anche all’interno di luoghi pubblici e abitazioni private.
Magari è meglio un mini-ascensore?
Per dislivelli maggiori di due metri potrebbe essere necessario un mini-ascensore, una struttura certamente più consistente ma adatta ad eliminare barriere architettoniche laddove ci siano molti piani da servire. Se le piattaforme elevatrici sono utili per superare dislivelli, infatti, gli ascensori sono pensati per un sollevamento più complesso che richiede un’apposita cabina per il trasporto.
Questa soluzione, infatti, è quella da preferire in caso di due o più piani e può essere applicata sia alle case private che nei condomini per venire incontro non solo a chi è in sedia a rotelle ma anche a chi deve raggiungere i piani altri trasportando passeggini, bici o altri pesi ingombranti.
Quanto spazio occorre?
Lo spazio che serve per installare queste soluzioni è variabile nel senso che dipende dal tipo di dispositivo e dai piano da servire. Di fatto la legge prevede misure standard per l’installazione di ascensori e piattaforme distinguendo differenti casi. Tra questi ci sono gli edifici di nuova costruzione e quelli precedenti alla legge dell’89 che ha sancito l’obbligo di abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre le misure differiscono anche rispetto alla finalità d’uso dello stabile, ovvero pubblica e privata.
Questioni burocratiche e…condominiali
Un altro fattore da valutare riguarda l’eventualità di dover chiedere permessi o presentare progetti. In particolare la legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche prevede che un ascensore o una piattaforma elevatrice possano essere installati senza l’accordo di tutti i condomini.
In questo caso sarà il beneficiario a far fronte alle spese ma questo sarà anche l’unico ad avere diritto di utilizzo dell’impianto, motivo per cui nei condomini dove ci sono persone non favorevoli all’approvazione, gli ascensori vengono disposti di una chiave di accesso.
Perché affidarsi ad un’azienda certificata?
La legge prevede anche che tali lavori vengano eseguiti da aziende specializzate e certificate. Un ascensore o una piattaforma elevatrice, infatti, devono essere a norma sin dalla prima installazione. Inoltre devono essere sottoposte periodicamente a revisioni e manutenzioni che solo un operatore qualificato può eseguire. Le aziende serie e qualificate, inoltre, sono di sostegno per il cliente anche nella gestione delle pratiche burocratiche e di quelle che riguardano l’eventuale richiesta delle agevolazioni fiscali per il completamento dei lavori.