Macchine per assemblaggio: principali problemi delle linee di produzione

A caratterizzare fortemente i nostri modelli sociali ed economici negli ultimi decenni sono stati, anche se spesso non ci si pensa a dovere, anche i processi produttivi. Oggi si produce di più e meglio, per far fronte ad una domanda sempre maggiore, questo vale in differenti ambiti.

Siamo tutti dei consumatori e spesso finiamo per sprecare buona parte di quello che acquistiamo e consumiamo, anche se per fortuna nuovi modelli di consumo sono possibili e cresce la sensibilizzazione generale sul tema, in particolare tra le nuove generazioni, più sensibili ai temi ambientali.

Le nostre abitudini sono state fortemente influenzate da sistemi di produzione che hanno consentito di realizzare grandi quantità di prodotti in tempi rapidi, grazie a linee spesso altamente automatizzate.

I macchinari che assemblano i prodotti, spesso di largo consumo, che tutti acquistiamo e usiamo nella nostra quotidianità hanno però, come d’altra parte ogni dispositivo, dei limiti e possono andare incontro a problemi di vario tipo e natura.

Principali problemi nei processi produttivi con macchine di assemblaggio

Fermo macchina, problemi di allineamento nelle fasi di assemblaggio, cali di qualità della produzione, sono tutti problemi, spesso molto frequenti e preoccupanti, che hanno un’unica causa, quella dell’accumulo di elettricità statica, fenomeno normale quando, ad esempio, si lavorano materiali plastici (ma non solo) a velocità elevate.

I settori maggiormente colpiti da questi ed altri diffusi problemi causati dalle cariche elettrostatiche sono, tra gli altri: l’automotive, l’elettronica, il packaging e il biomedicale.

Per limitare e in molti casi risolvere del tutto i problemi causati dall’accumulo di elettricità statica si può far ricorso a delle Barre Antistatiche, dei particolari dispositivi di facile utilizzo e installazione che ionizzano l’aria nelle zone di produzione e ristabiliscono l’equilibrio elettrico iniziale dei vari materiali.

Le barre antistatiche o ionizzanti, eliminando le cariche indesiderate, aiutano ad esempio un corretto allineamento del prodotto in catena di montaggio, anche nei casi in cui componenti molto piccoli, manipolati dalle macchine, possono subire degli spostamenti causati dall’azione delle cariche, compromettendo le diverse fasi di lavorazione.

Le cariche elettrostatiche si formano perché, durante i processi produttivi, i materiali (generalmente neutri) a causa della velocità e quindi delle sollecitazioni meccaniche cui vengono sottoposti dai macchinari, si caricano di elettricità statica che genera forze di adesione o repulsione.

L’elettricità statica può, ad esempio attirare polvere o impurità sulle superfici dei prodotti, finendo per abbassarne la qualità, anche in modo significativo. Anche in questo caso le barre antistatiche possono rivelarsi la soluzione più efficace.

Spesso non basterà una sola barra, bisognerà affidarsi alla consulenza di personale esperto per individuare i modelli più datti e andare a posizionare i dispositivi necessari che potranno essere integrati nel sistema di monitoraggio della produzione industriale, così da analizzarne e monitorare al meglio nel tempo le performance e verificare che tutti i macchinari per l’assemblaggio e la produzione in serie, lavorino sempre al meglio delle loro possibilità, evitando rischi per la salute degli operatori e prevenendo eventuali rallentamenti, blocchi o riduzioni rilevanti di qualità, tutti eventi che possono impattare fortemente sul fatturato.

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